Caratterizzati da una minore capacità di spesa rispetto ai loro predecessori e più attenti all’accumulo di esperienze che all’acquisto di beni materiali, gli esponenti della Generazione Z – ovvero i nati tra la fine degli Anni ’90 e il primo decennio del XXI secolo - sono destinati a cambiare il settore turistico. Lo sottolinea Phoebe Buchan, Global Service Delivery Manager di ATPI, citata da TravelWeekly. Il 52% di loro, spiega, può definirsi “assiduo viaggiatore”, ovvero chi ha viaggiato almeno tre volte quest’anno. Oggi, scrive la rivista, “i tempi dei pacchetti all-inclusive sono finiti. La generazione Z vuole sfruttare il budget limitato che ha a disposizione con soggiorni culturali unici, cenando in caffè e ristoranti indipendenti e sperimentando nuovi modi di vivere”. A condizionare le scelte di viaggio sono la cultura degli influencer, l’attenzione all’impatto ambientale e l’adesione a un’idea di turismo responsabile.
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24 agosto 2023
Così la Generazione Z cambierà il settore turistico