Nonostante l’inflazione e l’aumento dei prezzi del carburante, quest’autunno gli Statunitensi continueranno a viaggiare non solo verso destinazioni nazionali ma scegliendo anche destinazioni a lungo raggio: il 40% viaggerà per più di sette ore e il 49 % in aereo per soggiorni di almeno quattro notti.

L’aumento dei costi derivanti dall’inflazione è sì una delle preoccupazioni maggiori per il turista americano ma, nonostante ciò, esso non influenzerebbe il tipo di viaggio, bensì la scelta delle date.

Tra le destinazioni preferite per il prossimo autunno nel continente europeo spiccano Francia e Italia, quest’ultima scelta anche per la stagione estiva. Sono quindici le destinazioni italiane scelte per quest’autunno dagli statunitensi, i quali danno priorità all’offerta gastronomica (54%), alle esperienze (54%) e all’attività all’aria aperta (48%).

Per l’ultimo trimestre dell’anno, se da un lato nel settore del lusso si riscontra una tendenza positiva soprattutto per gli over 65, dall’altro diminuisce la stessa richiesta tra i giovani, i quali si orientano verso esperienze di viaggio sostenibili anche pagando un premium price (58% della Generazione Z e 52% dei millennial).

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