Quest'anno la partecipazione è stata particolarmente significativa: 70 buyer da 30 Paesi – inclusi mercati extraeuropei come Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile, Cina, Giappone, Taiwan e Messico – hanno incontrato oltre 147 operatori trentini tra ApT, Consorzi, strutture ricettive, TO, agenzie di viaggio, incomer, impianti di risalita, fornitori di servizi e fornitori di esperienze. Dato significativo: il 66% dei buyer (46 su 70) partecipava per la prima volta, a conferma dell'efficacia della strategia di sviluppo su nuovi mercati, con particolare attenzione ai mercati nordamericani.
Il workshop B2B ospitato allo Chalet Malghet Aut ha rappresentato il cuore dell’edizione 2025, con 20 incontri per ogni buyer per un totale di oltre 1500 appuntamenti organizzati attraverso una piattaforma dedicata. Accanto alla promozione del prodotto invernale, le "belle stagioni" si confermano un asset sempre più strategico: giugno e settembre registrano crescente interesse soprattutto dal Nord Europa e dal Nord America, mercati che stanno strutturando pacchetti per la destagionalizzazione. Questo conferma la centralità di un valore su cui il Trentino sta investendo con convinzione per favorire una migliore distribuzione dei flussi, un utilizzo equilibrato delle risorse territoriali e concrete opportunità di business per gli operatori.
L’Assessore provinciale al turismo Roberto Failoni ha sottolineato come l’evento rappresenti «un’opportunità strategica per presentare la nostra offerta ai principali tour operator internazionali e consolidare relazioni preziose in vista dei prossimi appuntamenti che, in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali, vedranno il Trentino ancora protagonista».
Un messaggio raccolto dall’Amministratore Delegato di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, che ha evidenziato come «l’interesse crescente per l’inverno, l’estate e in particolare per le belle stagioni confermi la qualità distintiva del Trentino e la sua capacità di rispondere alle nuove domande dei mercati».
Soddisfazione anche da parte del Presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola che ha sottolineato il valore concreto di questo incontro:
«È stata un’edizione ricca, che ha messo in relazione 150 operatori trentini con una settantina di buyer da tutto il mondo. Per i nostri operatori è un’opportunità reale di crescita, perché permette di comprendere esigenze e trend dei mercati internazionali e di costruire progettualità per gli anni a venire.»
Accanto al workshop, i buyer hanno partecipato a un ricco programma dedicato all’“Esperienza Trentino”: dall’alba a Peio 3000 alle ciaspolate nel Parco dello Stelvio, dalle skiarea di Madonna di Campiglio e Passo Tonale alle visite culturali a Castel Caldes.
Queste esperienze, pensate per offrire una percezione autentica del territorio, hanno messo in luce uno degli aspetti più apprezzati dagli operatori internazionali: la qualità, la cura del dettaglio, i paesaggi, la buona cucina e lo stile dell’accoglienza, secondo tradizione, ma aperta.
L’edizione 2025 di Good Buy Trentino ribadisce la capacità del territorio di lavorare in modo coordinato, offrendo un prodotto turistico competitivo e riconoscibile.
La presenza di buyer da mercati consolidati e nuovi, l’interesse per le esperienze territoriali e la costante richiesta di vacanze nelle belle stagioni mostrano come il Trentino sia percepito sempre più come una destinazione equilibrata, sostenibile e vivace 12 mesi all’anno.
In questo percorso, la collaborazione tra istituzioni, operatori, comunità e Trentino Marketing continua a essere un elemento chiave per rafforzare il posizionamento internazionale della destinazione e per accompagnare il sistema turistico verso le opportunità che il futuro – con eventi globali come i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 e i Super Mondiali di ciclismo UCI 2031 – renderà ancora più concrete.
Nuovi trend e nuove domande dal mercato globale
Dai colloqui emergono alcune tendenze rilevanti:
la ricerca di luoghi autentici, vissuti, in cui entrare in contatto con i residenti;
l’interesse per destinazioni meno conosciute e adatte a gruppi culturali e spirituali;
una crescente attenzione alle attività che valorizzano comunità e tradizioni locali;
la crescita del “multigenerational travel”, che richiede strutture più ampie e spazi condivisi;
una domanda sempre più orientata verso esperienze che il cliente non può organizzare autonomamente.
Questi insight confermano la necessità di una proposta turistica sempre più integrata, capace di valorizzare non solo la stagione invernale ma anche l’identità culturale e paesaggistica del territorio.