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NOTIZIE DAL MERCATO CECO E SLOVACCO

INDICAZIONI AGGIORNATE AL 15 OTTOBRE  2024

PIL

[II trimestre 2024]: +0,6%

INFLAZIONE

[settembre 2024]: 2,6%

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

[settembre 2024]: 3,9%

INDICE FIDUCIA CONSUMATORI

[settembre 2024]: 97,9 punti

Dai 175,8 di agosto il disavanzo di bilancio a fine settembre è salito a 181,7 miliardi di corone, laddove invece l’anno scorso alla fine del terzo trimestre non superava i 180,7 miliardi. Secondo il Ministro delle Finanze Zbyněk Stanjura senza i danni dovuti alle recenti alluvioni sarebbe stato possibile mantenerlo alla quota annua stimata di 252, anziché doverlo innalzare a 282 miliardi di corone.

Nel secondo trimestre 2024 il rapporto debito pubblico/PIL è rimasto invariato al 42,6% e, su base trimestrale, si è assistito a una sua diminuzione (-17,5 miliardi di corone), come confermano gli ultimi dati divulgati dall'Ufficio Statistico Ceco CSO.

PIL

 [II trimestre 2024]: +1,9%

INFLAZIONE

[agosto 2024]: 2,8%

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

[agosto 2024]: 5,4%

INDICE FIDUCIA CONSUMATORI

[settembre 2024]: 102,3 punti

Il mese scorso il deficit di bilancio si è ridotto di quasi un terzo, scendendo a 2,68 miliardi e segnando così un miglioramento di 1,24 miliardi di euro (-31,6% su base annua). 

Secondo le ultime stime, quest'anno il disavanzo potrebbe tuttavia superare i 7,6 miliardi di euro e rappresentare il 5,8% del PIL, anziché il 5,6% com'era stato ipotizzato ad agosto. 

Anche rispetto all'inflazione, gli analisti mettono in guardia da un suo possibile innalzamento, complici il necessario consolidamento delle finanze pubbliche e la prospettiva di un nuovo aumento del prezzo del gas. 

Lo stesso governatore della Banca Nazionale Peter Kažimír, che ad inizio estate guardava con un sorriso alla situazione economica, ora mostra un ottimismo più contenuto, per via del fatto che si prospettano un rallentamento della crescita e una recrudescenza delle spinte inflazionistiche.

Vacanze attive ma non troppo

fonte: komoraplus.cz

Le vacanze d’autunno per i cechi si confermano un importante appuntamento. Se da un lato oltre la metà (53%, +2% rispetto al 2023) intende trascorrerle entro i confini nazionali, dall'altro le difficoltà finanziarie sembrano non essere più l'ostacolo principale. Rispetto all'anno scorso la percentuale di coloro che rinunceranno ad andare in vacanza è infatti scesa del 7%, essendo ora pari al 32%. Durante l'autunno i cechi mostrano interesse soprattutto per la ricreazione attiva. Il 78% desidera così fare escursioni e il 62% passeggiate con familiari o amici.  Inoltre, il 31% degli intervistati vuole rilassarsi facendo attività sportive leggere, in modo da coniugare movimento e relax. Meno di un quinto si dice invece interessato a visite culturali, il 14% alle attrazioni per bambini e il 16% è alla ricerca del semplice relax. 

Cechi poco attratti dalla workation

fonte: novincky.cz

Secondo un recente sondaggio condotto su un campione di 21mila persone di 20 diversi Paesi, i cechi sarebbero i turisti meno propensi a lavorare in vacanza. Rispetto agli intervistati degli altri Paesi, la loro disponibilità in tal senso sarebbe la più bassa: solo il 18% prende in considerazione questa tipologia di vacanza.

Prolungata voglia di estero

fonte: hnonline.sk

Per molti slovacchi la stagione delle vacanze non pare essere ancora finita. Oltre a destinazioni popolari come Croazia, Bulgaria e Grecia, si sta assistendo ad una forte richiesta anche di località più esotiche. Gli operatori si spiegano questo fenomeno con il desiderio di recuperare i viaggi all'estero rimandati durante la pandemia.

Oltre 1 viaggio su 3 in destinazioni estere per gli slovacchi

fonte: hnonline.sk

Nel 2023 gli slovacchi hanno effettuato quasi 11 milioni di viaggi privati con pernottamento. Pur non avendo ancora raggiunto i valori del 2019, su base annua il numero di viaggi è aumentato del 13%. Il 64% degli spostamenti ha riguardato destinazioni entro i confini nazionali, il 36% località estere. Il mezzo utilizzato di preferenza è stato ancora l'automobile, ma la quota è scesa al di sotto del 50%. Le destinazioni più popolari sono risultate Repubblica Ceca (880mila viaggi) e Croazia (424mila viaggi), seguite da Ungheria, Italia, Polonia e Austria.

AEROPORTO DI BRATISLAVA: pur non avendo eguagliato gli anni pre-pandemia, quest'anno l'aeroporto MR Štefánika, la cui capacità è stimata intorno ai cinque milioni di passeggeri l'anno, ha avuto una delle migliori stagioni estive della propria storia. L’aeroporto, infatti, nel solo mese di luglio ha superato il milione di passeggeri.

AEROPORTO DI ČESKÉ BUDĚJOVICE: secondo le dichiarazioni della portavoce Šárka Glaserová, nell'anno in corso l'aeroporto ha accolto 55mila passeggeri. Si tratta di un ottimo risultato se si considera che è il primo anno intero di attività della struttura boema. A operare i voli charter sono Smartwings, Fly Lili, Corendon Airlines e Freebird. In inverno la struttura resterà operativa: da fine dicembre Čedok, ad esempio, porterà i propri clienti ogni domenica a Hurghada. 

RYANAIR: La compagnia garantisce settimanalmente numerosi voli da Praga su Bergamo (15), Venezia (4) e Bologna (5).

EASYJET: sono attivi 19 collegamenti settimanali da Praga per Milano Malpensa.

WIZZ AIR: vengono operati collegamenti settimanali da Praga verso Milano Malpensa (5) e Venezia (2).

ALTRE COMPAGNIE: RegioJet propone collegamenti in treno e in pullman dalla Repubblica Ceca all’Italia; Flixbus raggiunge in pullman da Praga numerose località italiane, tra cui Trento e Verona.

BLUESTYLE, che ha registrato vendite-record già nel 2023, nutre grandi aspettative anche per l’estate 2024, basandosi sul recente incremento delle prenotazioni, attualmente in numero addirittura superiore ai livelli pre-pandemia.  Il noto TO, prima del lancio delle offerte per l’estate, aveva infatti già fatturato il 60% del 2023. 

FISCHER: Jan Bezděk guarda con estrema positività alla stagione incipiente, forte dell’incremento di vendite pari a diversi punti percentuali rispetto alla primavera 2019.

Fonte: Travel Advance