

NOTIZIE DAL MERCATO CECO E SLOVACCO
INDICAZIONI AGGIORNATE AL 03 OTTOBRE 2025

PIL
[II trimestre 2025]: +2,4%

INFLAZIONE
[agosto 2025]: 2,49%

TASSO DI DISOCCUPAZIONE
[agosto 2025]: 4,5%

INDICE FIDUCIA CONSUMATORI
[settembre 2025]: 101,9 punti
Il tasso di inflazione è sceso al 2,49% ad agosto 2025, segnando il valore più basso da maggio, poiché i prezzi si sono ridotti per alimentari e bevande analcoliche (4,7% vs 5,2% a luglio), bevande alcoliche e tabacco (2,7% vs 4,4%) e salute (2,7% vs 3,2%). D’altra parte, l’inflazione è continuata ad aumentare per arredamento, attrezzature per la casa e manutenzione (1,8% vs 1,6%) e tempo libero e cultura (4,2% vs 3,9%), mentre la deflazione si è ridotta per i trasporti (-1,1% vs -1,7%).
La quota di famiglie che prevedono un miglioramento della propria situazione finanziaria nei prossimi dodici mesi è aumentata leggermente, probabilmente grazie alla crescita media dei salari del 4,25% registrata quest’anno. L’indicatore di fiducia dei consumatori è salito quindi a 101,9 a settembre, da 99 del mese precedente.
Il S&P Global Czechia Manufacturing PMI è sceso a 49,2 punti a settembre 2025 rispetto ai 49,4 di agosto, segnando il calo più brusco delle condizioni operative da maggio. La causa principale è da imputare a un nuovo calo degli ordini e della domanda di esportazione, dovuti alle condizioni deboli nei principali mercati europei. La produzione è diminuita per il secondo mese consecutivo, così come l’occupazione.
Il tasso di disoccupazione si è attestato infatti al 4,5% ad agosto 2025, rispetto al 4,4% del mese precedente, segnando il livello più alto da marzo 2017.

PIL
[Il trimestre 2025]: +0,1%

INFLAZIONE
[agosto 2025]: 3,2%

TASSO DI DISOCCUPAZIONE
[agosto 2025]: 3,85%

INDICE FIDUCIA CONSUMATORI
[settembre 2025]: 97,4 punti
Secondo la RRZ (Consiglio per la responsabilità fiscale), le finanze pubbliche slovacche sono insostenibili senza un intervento deciso: il deficit potrebbe salire fino al 5,5% del PIL nel 2026 e il debito fino al 71% entro il 2028. Il nuovo pacchetto di risanamento del governo mira a contenere il deficit al 4,1%, ma manca di dettagli chiari sulle misure di spesa, rendendo difficile valutarne la credibilità. Molti interventi sono una tantum, quindi inefficaci nel lungo termine. Le misure puntano ancora soprattutto sull’aumento delle entrate (tasse e contributi), pesando sull’attività economica.
Nonostante l’economia stagnante, l’indicatore di fiducia industriale è aumentato di 6 punti su base mensile, segnando la prima valutazione positiva dal dicembre 2024, trainata da un aumento della produzione, in particolare nel settore informatico, elettrico, elettronico ed ottico. Inoltre, le aspettative nella produzione di autoveicoli, rimorchi e altri mezzi di trasporto sono diventate significativamente positive.
Anche l’inflazione dà qualche segnale positivo, attestandosi al 3,2% ad agosto.
Boom dei viaggi autunnali per i cechi
fonte: TTG
Tra settembre e ottobre la vendita di biglietti aerei è cresciuta del 15% rispetto all’anno scorso. Se Asia e Africa sono le destinazioni che hanno registrato l’incremento maggiore di prenotazioni, rispettivamente del +34% e +43%, l’80% dei viaggi totali si svolgerà comunque in Europa. Londra è la città più richiesta, seguita da Parigi, Barcellona, Malta, Roma e Malaga, mentre in Asia spiccano Thailandia, Vietnam e Giappone, trainato dall’Expo di Osaka.
Cresce anche l’interesse per Bali (+80%), Dubai (+75%) e mete meno tradizionali come Georgia, Uzbekistan, Marocco e Kenya. I prezzi medi dei biglietti sono scesi, ad esempio -23% per Barcellona e -21% per Roma, grazie alla concorrenza tra le compagnie aeree. I giorni più convenienti per partire restano il martedì e il mercoledì, con l’acquisto ottimale circa 38 giorni prima per le tratte brevi e tra 50 e 100 giorni prima per quelle lunghe.
Trend vacanze autunnali 2025
fonte: komoraplus.cz
Più della metà dei cechi trascorrerà le vacanze autunnali in patria, con una spesa media pianificata di 7.962 corone (circa 330 euro) a persona, in aumento rispetto al 2024. Il 44% dei cechi invece guarda all’estero, soprattutto giovani e laureati.
Le pensioni sono la forma di alloggio più ricercata (50%), seguite dagli hotel di categoria superiore. Si rafforza inoltre il trend della sostenibilità: il 30% sceglierebbe un alloggio con certificazione ecologica e il 31% è disposto a pagare un sovrapprezzo, in particolare nella fascia 18–29 anni. Sul fronte delle attività prevalgono il trekking (72%), le passeggiate (58%), le gite in bicicletta (29%) e le visite ad attrazioni acquatiche (21%). Un ruolo chiave gioca la stagione del vino, con il 66% che visita le cantine e quasi la metà che sceglie soggiorni di due giorni.
Nella pianificazione, i cechi si affidano soprattutto ai consigli di familiari e amici (48%), alle mappe turistiche (39%) e ai social media (34%). In viaggio, l’app più utilizzata resta Mapy.cz (59%). Cresce l’uso dei pagamenti cashless: il 66% paga con carta in patria e il 56% all’estero.
La nuova era delle vacanze in solitaria
fonte: ttg.cz
Il viaggio in solitaria non è più un tabù per i cechi: se dieci anni fa era un fenomeno marginale, oggi rappresenta un trend in crescita costante, soprattutto nei mesi di giugno, agosto e settembre. Secondo l’agenzia Invia, nel 2025 i viaggiatori single rappresenteranno circa il 5% dei clienti, con un aumento annuo del 10%. A dominare sono le donne (60% contro 40% degli uomini) tra i 45 e i 54 anni.
Le mete preferite sono le destinazioni balneari come Egitto, Grecia, Turchia, Spagna e Tunisia, con soggiorni medi di 9–11 giorni in hotel 4* all-inclusive, per una spesa media di circa 20.000 corone (825 euro). Molto richiesti sono gli hotel adults only, direttamente sul mare e con connessione Wi-Fi di qualità. Oltre al relax sulla spiaggia, cresce l’interesse per esperienze specifiche come ritiri yoga a Bali, surf camp in Portogallo o viaggi legati a maratone europee.
Il trend del single travelling, già diffuso in Europa occidentale, si sta così consolidando anche in Repubblica Ceca, rispondendo al bisogno di indipendenza e rigenerazione personale.
Cechi e slovacchi amano il mare, ma con budget diversi
fonte: ttg.cz
Secondo i dati di Invia, in collaborazione con la Camera di Commercio Polacca, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia hanno abitudini turistiche differenti ma con un denominatore comune: il mare resta la scelta principale, con Grecia, Turchia ed Egitto in testa alle preferenze. I cechi si distinguono per la spontaneità: quasi la metà (48%) prenota last minute, contro il 42% degli slovacchi.
Sul fronte dell’alloggio dominano gli hotel 4–5 stelle all-inclusive, scelti dal 78% dei cechi e dall’85% degli slovacchi, che sono però più attenti al lusso. La spesa media per famiglia varia sensibilmente, dalle 51.500 corone (circa 2.100 euro) in Repubblica Ceca alle oltre 59.000 (circa 2.400 euro) in Slovacchia. La durata media del soggiorno è di nove giorni per entrambi. Albania e Montenegro emergono come alternative low cost per i cechi, mentre gli slovacchi restano più fedeli alle destinazioni classiche.

TO VARI: attualmente promuovono i viaggi invernali.

AEROPORTO DI KOŠICE: agosto da record con 126.574 passeggeri e un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente. In totale, nei primi otto mesi dell’anno, l’aeroporto di Košice ha gestito 581.294 passeggeri, il 10% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sui voli di linea verso una delle nove destinazioni (Varsavia, Vienna, Zurigo, Dublino, Londra Luton, Londra Stansted, Liverpool, Praga, Zara), sono stati gestiti 372.736 passeggeri, con un aumento di oltre il 21% rispetto all’anno precedente. I voli charter sono stati utilizzati da 206.970 passeggeri, il 5% in meno rispetto all’anno precedente.
AEROPORTO DI BRATISLAVA: a maggio, giugno, luglio e ora anche ad agosto, l’aeroporto di Bratislava ha registrato il numero mensile di passeggeri più alto della sua storia. Ad agosto, il personale aeroportuale ha gestito un totale di 355.658 passeggeri, l’11% in più rispetto allo stesso mese del 2024, stabilendo un record storico. Tra le principali destinazioni dall’inizio dell’anno, in base al numero di passeggeri, figurano Antalya, Londra, Hurghada, Alghero e Malta.
RYANAIR: la mossa di Wizz Air di attivare 12 nuove rotte dirette verso Atene, Alicante, Barcellona, Malaga, Basilea, Lamezia Terme, Napoli, Palermo, Niš, Plovdiv, Varna e Oslo ha spinto Ryanair a reagire immediatamente, inserendo già 7 collegamenti identici (Atene, Alicante, Barcellona, Malaga, Lamezia, Napoli e Palermo) e avviandoli addirittura prima di Wizz Air, a partire da fine ottobre.
Sono attivi 13 collegamenti settimanali da Praga per Milano Bergamo e 7 collegamenti settimanali per Venezia.
EASYJET: sono attivi 20 collegamenti settimanali da Praga per Milano Malpensa e 6 collegamenti settimanali per Venezia.
TRASPORTO FERROVIARIO: sebbene l’auto resti il mezzo di trasporto più usato (54%) per i viaggi all’interno dei confini europei, il treno sta guadagnando popolarità come alternativa all’aereo, apprezzato per sostenibilità (56%), relax (45%) e sicurezza (27%). Secondo un sondaggio Škoda Group, per distanze fino a 300 km prevale l’auto, ma già il 27% dei cechi preferisce il treno anche su tragitti brevi. Per tratte fino a 600 km o circa 5 ore di viaggio, il treno diventa la prima scelta per quasi un terzo degli intervistati, mentre persino per 1000 km (es. Praga–Parigi) il 18% sceglierebbe il treno invece dell’aereo.
ALTRE COMPAGNIE: RegioJet propone collegamenti in treno e in pullman dalla Repubblica Ceca all’Italia; Flixbus raggiunge in pullman da Praga numerose località italiane, tra cui Trento e Verona.
Fonte: Martina Kolska