I cambiamenti sociali, ambientali ed economici in atto nel mondo richiedono un’attenzione integrata e co-progettata da parte delle organizzazioni di qualsiasi ambito. Saper riconoscere e affrontare queste trasformazioni implica mettere in discussione quei modelli tradizionali che non sempre hanno permesso uno sviluppo coerente e rispettoso per tutti gli attori coinvolti: in questo contesto, si inserisce anche la rapida espansione del settore turistico.
Da anni il Trentino si sta impegnando per essere una destinazione sempre più responsabile nei confronti sia dei suoi residenti, sia dei suoi turisti. In accordo con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), la Provincia Autonoma di Trento ha elaborato una Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile (SproSS) in cui vengono riconosciuti il ruolo primario del turismo all'interno di questo processo e i relativi impatti.
Ma non solo: è necessario un ripensamento del turismo non più come un’industria a sé stante, ma come parte integrante del tessuto sociale ed economico di un territorio. In questo senso, attraverso questo settore è possibile promuovere un Trentino autentico e duraturo, dove il turismo è un catalizzatore di benessere, e la bellezza dei nostri luoghi non è solo un'attrazione, ma una ragione profonda per le persone di scegliere di vivere qui.
A tal fine, uno strumento chiave riconosciuto a livello globale è senz’altro la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), attraverso la quale i principali fornitori di servizi del settore turistico e dei viaggi garantiscono degli obiettivi e dei risultati in linea con le priorità di uno sviluppo sostenibile, per tutti.
Dal 2022, le ATA supportano le Aziende per il Turismo del Trentino nei processi di certificazione secondo gli standard GSTC; questi si suddividono in quattro macro-aree: di governance, socio-economica, culturale e ambientale. L’attenzione a 360 gradi per ognuna di queste voci fa sì che il turismo possa generare un impatto positivo sull’intero territorio e sulla comunità che lo vive tutto l’anno.
La certificazione rappresenta, inoltre, un catalizzatore per quei viaggiatori (i cosiddetti “turisti responsabili”) che scelgono, come meta, le destinazioni che danno priorità alla sostenibilità nei propri programmi di sviluppo.