Secondo il rapporto realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali con il contributo di Airbnb, l’Italia risulta una destinazione attraente agli occhi dei remote worker e nomadi digitali.
Ecco alcuni estratti di quanto emerso:
- Il 42% è interessato a soggiornare in Italia per periodi che variano da 1 a 3 mesi, il 25% da 3 a 6 mesi, mentre il 20% sarebbe disposto a fermarsi anche per più tempo.
- Nonostante il 61% preferisce destinazioni di mare, il 41% è interessato a destinazioni a contatto con la natura e il 22% alle località di montagna.
- Le strutture abitative preferite per il loro soggiorno, sono per il 73% gli appartamenti, seguite dai B&B.
- Le attività maggiormente sperimentare sono gli eventi culturali e enogastronomici (55%) e le attività a contatto con la natura (51%).
- Hanno un'età media di 35+ e il 52% sono dipendenti con un livello di digitalizzazione delle professioni più avanzato.
L’obiettivo del report è comprendere le esigenze, le aspettative, le criticità, i servizi richiesti e indagare sugli aspetti strategici da considerare per rendere l'Italia una destinazione attraente e ospitale per questa tipologia di flussi.
Attrarre nomadi digitali e remote worker è una grande opportunità e rappresenta un mercato innovativo con un notevole potenziale di indotto.
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